Come sempre i protagonisti siete voi! Quindi eccoci con una edizione speciale del "B2R Racconta..." !
Oggi siamo con Riccardo Scolari da Brescia, affezionato runner di B2R che con la Paris Marathon 2019 ha aggiunto un altro tassello alla sua già brillante carriera podistica:
Ciao Riccardo e bentornato da Parigi, com’è andata?
Benissimo! Estrema soddisfazione, sono riuscito a migliorare il mio tempo, riportandolo ai livelli ottenuti più di 10 anni fa.
Sei un runner esperto e che prende molto sul serio gli allenamenti per frequenza e intensità, raccontaci da quanto tempo corri e come è nata questa passione.
Ho iniziato a correre frequentando le scuole medie.
Vennero organizzati i giochi della gioventù e vi partecipai, selezionato dall'insegnate di educazione fisica, per la gara dei mille metri. Partecipai a 2 gare su circuito con scarpette chiodate messe a disposizione dalla organizzazione, nessuno di noi studenti possedeva delle scarpe sue e tanto meno la scuola.
L'esperienza venne ripetuta alle superiori con la partecipazione ad alcune gare campestri, e queste attività mi hanno permesso di capire che era possibile fare un'attività sportiva individuale senza particolare impegno di risorse da sottrarre al bilancio familiare con un’attrezzatura minima ed utilizzando delle semplici scarpe da ginnastica.
La passione è nata e non si è mai spenta accompagnandomi anche negli anni successivi, durante il periodo del servizio di leva svolto nei bersaglieri, e successivamente, con allenamenti senza obiettivi agonistici, con ritmi liberi, a sensazione, con amici o da solo.
Al compimento dei cinquant’anni, mi sono detto perché non cercare di valorizzarla partecipando a manifestazioni agonistiche di maratona? All'epoca ho cominciato ad allungare la durata della corsa ed il tempo dedicato alla pratica, senza approfondire la materia, pensando che per fare la maratona bastasse correre il più possibile. Solo con un po’ di maturità ho cominciato ad approfondire l'approccio al running leggendo testi specialistici ed introducendo metodologie di allenamento più scientifiche, che nel tempo ho adattato alle mie esigenze.
Quindi per te è fondamentale la preparazione. Quanto e come ti alleni in una settimana?
Mi alleno praticamente tutti i giorni, facendo ogni mattina esercizi di ginnastica a corpo libero che durano circa trenta minuti. La mia settimana tipo si svolge nel seguente modo, normalmente la sera dopo il lavoro: lunedì frequento la palestra di un fisioterapista che mi fa fare circa un'ora di esercizi che favoriscono la forza propriocettiva ed esercizi di rafforzamento generale con l'ausilio di adeguati attrezzi; dal martedì al venerdì corro a sensazione per minimo un'ora; il sabato, nell'intervallo del pranzo, vado a nuotare in piscina per circa 45 minuti cui seguono 30 minuti di camminata in acqua; infine la domenica la dedico alle corse lunghe che faccio al mattino. Nei periodi che precedono le gare seguo delle tabelle che ho affinato nel tempo.
Questa stretta tabella di marcia deve essere coniugata alla vita privata e a quella lavorativa, come gestisci questi aspetti?
È la cosa più difficile; da parte della famiglia ci vuole tolleranza. Tenete presente che il running credo sia, in termini di impegno di tempo, l'attività più facile da inserire, rispetto alle altre discipline che sono molto più invasive.
È necessaria determinazione e testardaggine nel voler perseguire gli obiettivi che ci si prefigge.
Ormai sono diversi anni che viaggi con Born2Run, quali Maratone hai corso con noi e quante in totale?
Ho partecipato a più di venti maratone sia in Italia che all'estero.
Born2run mi ha permesso di partecipare alla maratona di Berlino del 2016 cui non riuscivo ad iscrivermi in autonomia; dopo tale esperienza ho continuato ad avvalermi dei loro servizi per la maratona di Berlino del 2018, che ho voluto ripetere, come gara di rientro, dopo un infortunio che ha fatto fermare la mia attività per oltre un'anno.
Born2run tramite il loro accompagnamento e la loro organizzazione permettono di poter vivere serenamente la manifestazione evitando tutti gli stress che un'atleta subirebbe dovendosi sforzare di capire tutti i tempi corretti di approccio alla gara, per non parlare poi della scelta di hotel rispetto al percorso della gara e quant'altro. Una risorsa irrinunciabile.
Il running è una disciplina che punta sempre di più ad estendere verso il basso l’età media dei suoi atleti, dunque come può un esordiente approcciarsi a questo mondo?
Non è un tipo di disciplina che può essere imposta, deve essere ricercata con determinazione e spirito di sacrificio.
Le soddisfazioni che si ricevono sono uniche, per cui tutto il lavoro precedente a un grande evento sarà ampiamente ripagato anche per chi lo affronta per la prima volta.
Hai mai pensato di abbandonare tutto questo?
So che prima o poi accadrà, accetterò i limiti dell'età che avanza, purtroppo inesorabile. Quando vedo le classifiche della mia categoria e di quelle oltre la mia età vedo che ci sono atleti molto più performanti di me. Questo per me è uno stimolo alla ricerca di ulteriori miglioramenti.
Programmi per il prossimo futuro?
Il mio attuale principio ispiratore è che la maratona più bella sarà la prossima. Seguendo tale principio, tramite Born2run mi sono iscritto alla prossima edizione della maratona di Berlino, che ripeterò quindi per la terza volta, e spero di potermi iscrivere alla maratona di Londra del 2020.
Poi vedremo, so cosa non rientra nei miei programmi: smettere.
Grazie Riccardo, e a presto a Berlino!
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